mercoledì 2 luglio 2008

LE TROTE DI "RAPIDO".......parte III°

Gaetano lo conosceva poco, un pò perché era più grande d’età rispetto a lui ma, soprattutto, perché era un tipo molto schivo e solitario…anzi lo era diventato per forza dato che gli altri suoi coetanei spesso lo deridevano per quella sua disabilità nell’apprendimento.
Aveva avuto sempre problemi nell’inserirsi, sia a scuola che fuori, ed oramai era considerato come lo scemo del paese; per questa sua difficoltà e lentezza nell’apprendere lo avevano soprannominato “Rapido”….Gaetano non aveva mai saputo il suo vero nome, si era uniformato a tutti gli altri ragazzi del paese e lo conosceva solo come Rapido e basta.
Quello che non aveva saputo e mai immaginato, sino a quel sabato di Pasqua, era che Rapido fosse un pescatore, solitario a pesca come nella vita…ma davvero un gran pescatore!!!
La mamma, quel sabato, gli aveva fornito tutte le informazioni possibili sul posto in cui suo figlio aveva preso quelle trote ed in più aveva confermato che quella non era la prima volta che il suo ragazzo portava pesci di quelle dimensioni a casa; spesso si recava a pescare e quasi sempre riportava le trote ma solamente quelle più grosse finivano nella sua cesta per la cena.
Gaetano da quel giorno, per tutti i fine settimana che passava al paese, aveva cominciato a guardare in maniera diversa quel grosso ragazzo dalle spalle curve che ogni tanto incrociava in piazza: il suo era sicuramente un miscuglio tra ammirazione ed invidia per quella libertà che a Rapido era concessa nel poter frequentare quel posto magico e pericoloso, mentre Gaetano poteva solo immaginarselo o sognarlo….. sognarlo sino a quel pomeriggio…………

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