lunedì 12 maggio 2008

IL MULINELLO A BOBINA FISSA : parte VII°- pulizia e manutenzione

PULIZIA e MANUTENZIONE

Ognuno di noi auspica per la sua attrezzatura da pesca un lungo periodo di vita e di corretto funzionamento; bisognerà però mettere in atto delle piccole accortezze supplementari, oltre ad un uso corretto e un’attenzione contro errate manovre o urti più o meno accidentali.
Dopo l’uso del mulinello in acque salse, ad esempio, una buona pulizia con acqua dolce e panno asciutto evita alla parte esterna dell’attrezzo di rimanere a contatto con il sale marino.
Molti consigliano di separare bobina e corpo ed immergerli in acqua dolce anche per un’ora…..io non lo faccio mai!!!
L’acqua potrebbe penetrare, tramite alberino o manovella, anche all’interno degli ingranaggi e lì asciugarsi col tempo lasciando dei residui….sappiamo quanto sia “dura” e trattata l’acqua potabile nelle nostre città; ancor peggio sarebbe farla penetrare all’interno del sistema frizione e bagnare i dischi, sia in quella anteriore che posteriore…..ci costringerebbe a smontare ed asciugare i dischi medesimi troppo spesso o lasciarli bagnati ad asciugare da soli nelle loro sedi con l’alto rischio di deformazioni strutturali che comporta il bagnare troppo delle sottili rondelle, se di cuoio o feltro.
Le bobine che montano la maggioranza dei mulinelli sono di tipo coprente; cioè proteggono, da possibili contatti con polveri sabbia ed altro, l’alberino e la parte interna del rotore quindi meglio lasciarle montate senza nemmeno svitare la manopola della frizione e del cambio bobina, in special modo nei mulinelli a frizione anteriore.
Il sottoscritto per pulirli dopo ogni pescata in ambiente salso non smonta nulla ma, o con una rapida passata sotto un leggero getto della doccia o meglio ancora con uno straccio bagnato, strizzato e che non lasci residui, pulisce la parte esterna (bobina con monofilo compresa) accuratamente; un altro panno asciutto mi servirà alla fine per asciugarli (nel caso abbiate possibilità sarebbe utile asciugarli con aria compressa a pochissimi bar di pressione).
La salsedine oltre a poter danneggiare il nostro attrezzo riduce anche la vita del monofilo; molti sostengono che immergere la bobina in acqua dolce con una piccola quantità di leggero detergente possa sciogliere e pulire dai residui di sale il filo imbobinato……ho spiegato prima le ragioni per cui non faccio mai questa operazione che oltretutto ritengo inutile anche per il monofilo; l’acqua salata penetra talmente in profondità tra le spire e, dopo evaporazione, lascia dei depositi difficilmente raggiungibili ed ancor più difficilmente eliminabili con queste operazioni. Si potranno eliminare i residui sulle prime decine di metri di spire del monofilo ma mai su tutto il nylon imbobinato, per questo consiglio di cambiare spesso il filo se lo utilizziamo principalmente per la pesca in mare (ogni 5-8 pescate); in quel frangente, a bobina completamente libera, possiamo pulire in maniera più appropriata e definitiva la stessa prima di riavvolgere il filo nuovo.
Ogni libretto d’istruzioni presente nella scatola dei mulinelli (anche in quelli di fascia più economica) riporta dettagliatamente i punti precisi in cui si dovrà provvedere alla lubrificazione ed all’ingrassaggio.
Il mulinello è un po’ come il motore di un’autovettura ( ritorno al paragone iniziale….) dove è consigliato sostituire l’olio ogni anno o dopo un tot di km. percorsi; questa operazione infatti dipende dal suo utilizzo più o meno assiduo.
Consiglio perciò di provvedere a lubrificare almeno ogni anno (se non due volte l’anno) i punti descritti sul libretto (alcuni mulinelli sono dotati di tappo a vite o sportellino per la lubrificazione anche dei meccanismi interni senza dover smontare il mezzo guscio); ed almeno ogni due anni effettuare una pulizia generale ed un ingrassaggio nuovo dei meccanismi interni, dopo aver accuratamente eliminato prima tutto il grasso vecchio.
Per fare questa operazione bisogna avere una certa conoscenza della meccanica, una certa manualità ed usare prodotti solventi e grassi idonei.
Visto che quest’articolo è espressamente rivolto al neofita il mio consiglio è quello di portare il mulinello (specialmente se un attrezzo di pregio) ad una revisione biennale tramite assistenza.
Non mi sento di darvi informazioni su come smontare un attrezzo (che tra l’altro ha meccaniche molto spesso diverse da modello a modello e da marca a marca), come pulirlo ed ingrassarlo e quali prodotti usare, generici o particolari che siano; sovente sono già le case costruttrici che consigliano l’uso di loro prodotti specifici…..spesso un uso errato di un solvente, di un tipo di grasso, o un non corretto rimontaggio può pregiudicare la funzionalità di un costoso mulinello e quindi la validità della sua garanzia.
Il mio consiglio è, nel caso dobbiate aprire il guscio (o guancia) di un mulinello o svitare qualsiasi altra vite esterna, di non forzarla mai se bloccata ma utilizzare appositi prodotti (tipo Svitol o CRC) che permettono lo sciogliersi delle incrostazioni esterne così da non rovinare irrimediabilmente la testa della vite stessa o il suo passo; in questo modo siete certi che una volta riavvitata per benino al suo posto i gusci, o le parti smontate, combaceranno perfettamente rendendo stagni e protetti i delicati meccanismi interni.

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